Acqui Terme – Alice Bel Colle – Ricaldone – Cassine – Sezzadio – Castelspina – Bosco Marengo – Sezzadio – Castelnuovo Bormida – Rivalta Bormida – Strevi – Acqui Terme.
E’ una tranquilla escursione di circa 70 km. che scivola dalle colline fittamente vineate di Alice B. C. giù per le pittoresche stradine di Cassine fino al Bormida e alla vasta pianura alessandrina.
Si toccano grossi paesi interamente edificati in mattoni tra cui emergono alcuni importanti ed antichi complessi monastici.
Meritano una sosta i seguenti luoghi:
Alice Bel Colle. Luogo di splendido impatto paesaggistico, posto a ricoprire dolcemente la cima di un’elevata collina che emerge come un’isola in un mare di vigne. Armonioso e suggestivo è il suo tessuto di viuzze e case dalla fisionomia monferrina dominate in alto dal poggio che era del castello marchionale e dal cui belvedere, ora, si gode una vista impareggiabile.
Cassine. Centro storico dalla complessa ed armoniosa struttura; lombardo per storia, arte ed ambiente, caratterizzato da numerosi edifici medioevali in cotto ed una monumentale chiesa francescana di inizi Trecento ricca d’affreschi gotici (secolo XIV) e tardogotici (secolo XV). Di rilievo sono anche: la romanica chiesa di S. Giacomo, dotata di campanile quattrocentesco e, nei pressi, il palazzo della famiglia Zoppi (d’inizio secolo XV) con all’interno vari affreschi tardogotici di soggetto profano.
Sezzadio. Grosso borgo di pianura dalla piatta configurazione orizzontale unicamente violata dall’acuto profilo della parrocchiale neogotica. Ai margini del paese è una piccola cappella medioevale, S. Stefano, contenente affreschi del ‘300 e ‘400, e, ben più importante, la chiesa abbaziale di S. Giustina: importante monumento romanico (inizi secolo XI) con all’interno un mosaico e tracce d’affreschi risalenti al Mille, oltre ad un imponente ciclo pittorico della metà del XV secolo. Tutt’intorno è una grande tenuta agricola con parco secolare.
Bosco Marengo. Luogo famoso per la chiesa ed il convento domenicano di S. Croce, voluto nella seconda metà del Cinquecento da papa Pio V, membro della nobile famiglia alessandrina dei Ghisleri e nativo proprio di Bosco Marengo. E’ un complesso monumentale ed artistico di valore inestimabile, storicamente e culturalmente legato all’avvento della Controriforma, che tocca nell’opera del Vasari il suo punto più alto.
Castelnuovo Bormida. Borgo agricolo disteso in riva al Bormida, caratterizzato da un vasto complesso castellano da cui emerge la torre con il suo nucleo edilizio tardomedioevale. Presso il castello è notevole l’oratorio del “Rosario” con la sua porta lignea tardocinquecentesca riccamente intagliata.
Rivalta Bormida. Paese dall’ordinato disegno urbanistico che lo rende simile alle “villenove” medioevali. All’interno sono diversi edifici quattrocenteschi ed un’interessante parrocchiale che, eretta nei primi decenni del Cinquecento, presenta uno stile architettonico di transizione tra Gotico e Rinascimento. Notevoli sono anche: la chiesa conventuale di S. Domenico, con la sua quadreria, e nel territorio, immerso tra gli orti, quanto resta del romanico priorato benedettino di S. Remigio.
Strevi. Luogo elettivo del moscato, vino dall’inconfondibile e preziosissimo aroma che conosce una vasta diffusione territoriale, ma anche solo in due ristrette aree tocca la massima irraggiungibile qualità: nella media valle Belbo e qui, a Strevi. Il paese alto è suggestivo per la geometrica trama delle sue vie, per il castello di tipologia genovese e per l’ampio fossato delle mura quattrocentesche.